"Chi crede nel Figlio ha la vita eterna"

Vangelo di Giovanni 3,25-36
In quel tempo. Nacque una discussione tra i discepoli di Giovanni e un Giudeo riguardo alla purificazione rituale. Andarono da Giovanni e gli dissero: «Rabbì, colui che era con te dall’altra parte del Giordano e al quale hai dato testimonianza, ecco, sta battezzando e tutti accorrono a lui». Giovanni rispose: «Nessuno può prendersi qualcosa se non gli è stata data dal cielo. Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: “Non sono io il Cristo”, ma: “Sono stato mandato avanti a lui”. Lo sposo è colui al quale appartiene la sposa; ma l’amico dello sposo, che è presente e l’ascolta, esulta di gioia alla voce dello sposo. Ora questa mia gioia è piena. Lui deve crescere; io, invece, diminuire». Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito. Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui.


“Anche quest’anno le ferie sono finite!”

“Adesso si rientra tutti e ricomincia lo stress.”

“A solo pensare quello che devo fare “mi viene male”!”

“Ho già consumato tutto il riposo delle vacanze.”

“Sono più stanco di prima.”

“Si vede che la gente è tornata, sono già tutti nervosi.”

“Abbiamo speso un sacco di soldi, l’anno prossimo cambiamo tutto.”


Quante volte sentiremo, in questi giorni considerazioni di questo genere o simili!

Bentornati! Eccoci all’inizio di questo settembre 2024, per qualcuno desiderato, per qualcuno temuto. Ma si sa, i nostri calcoli e le nostre misurazioni sono spesso dettate o dall’interesse o dalla paura. 

Il Vangelo, invece, ci invita a considerare il tempo che passa e le “cose” che ricominciano con un pensiero alto e capace di farci andare oltre le considerazioni, sempre un po’ limitate e banali, come quelle con cui ho iniziato questo scritto.

Che cosa dicono allora i cristiani il 1° settembre?

Forse dovremmo pensarci per non essere banali e ripetitivi.

I cristiani portano nel cuore le buone notizie, le promesse, le speranze piccole e grandi che vengono non dalle pagine del calendario che cambiano inesorabilmente, ma dalla presenza instancabile e fedele di Gesù che continua “a venire dall’alto e ad essere al di sopra di tutti”.

Detto in altro modo: Gesù garantisce e ci garantisce che noi non “dipendiamo dalle ferie e dalle vacanze”, che il nostro riposo e la nostra forza svaniscono in pochissimi giorni, che i mesi, in verità, li abbiamo inventati noi e siamo noi ad essere diventati “schiavi” di convenzioni, abitudini, schemi, riti, tradizioni!

Allora che cosa possono dire i cristiani il 1° settembre? Forse potrebbero dire questo:


Grazie Signore per quello che sono e anche per quello che non sono e che vorrei essere.

Grazie per tutto quello che ho avuto ed anche per quello che non ho e non avrò mai.

Grazie per essermi stato vicino in questi mesi: 

per essere andato in vacanza o per essere stato a casa!

Tu ci sei sempre stato e non hai smesso di sostenermi.

Come ricominciare bene?

Nonostante tutto, so che è possibile amarci, aiutarci, perdonarci.

Che cosa possiamo fare insieme?

Mettiamoci ancora una volta alla ricerca delle cose belle, buone, vere.


Cari amici, noi non siamo fatti né per le ferie, né per essere schiavi della fatica: siamo fatti per la vita eterna! Questo è il riposo  che è a nostra disposizione sempre, in qualsiasi mese e in qualsiasi giorno, anche per chi non va e non andrà mai in vacanza.

E la vita eterna non è “l’al di là”, ma “l’al di quavissuto con quella fede e con quella speranza profonde e serie, che possiamo trovare quando desideriamo, cerchiamo e incontriamo Gesù.

Chi crede nel Figlio ha la vita eterna.


Per non essere banali, ricominciamo con ciò che conta.


Buon 1° settembre.

Troverete la proposta di tanti appuntamenti per poter ricominciare con il piede giusto.

Ce n’è per tutti e per tutti i gusti.

Ci vediamo.

vostro Parroco don Paolo

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