“Basta. L’amore che salva e il male insopportabile. La pace: utopia concreta e quotidiana.”

Nella proposta pastorale 2024-2025 “Basta. L’amore che salva e il male insopportabile” il nostro Arcivescovo ci invita a “rinnovare la fiducia nella grazia di Dio che basta per perseverare nella vita cristiana e propone di dire “basta!” al male con cui i figli degli uomini tormentano gli altri e se stessi.

…… a perseverare nella gratitudine e nella docilità, accogliendo la grazia di Dio che si riconosce in ogni storia di libertà e in ogni situazione e che nella celebrazione dei santi misteri viene donata con fedeltà sovrabbondante, e invito a resistere al male continuando con tenacia e sapienza a essere operatori di pace.”


Sentiamoci chiamati ad un rinnovato impegno per “la pace: utopia concreta e quotidiana” in questo anno di particolare grazia per il 50° anniversario d’istituzione della Caritas Ambrosiana e per l’anno del Giubileo 2025.


La carità è infatti la via principale per tendere alla pace, perché è la stessa strada percorsa dal nostro Signore, crocifisso e risorto, il "principe della Pace", il vero "Re dell'universo". E' dunque pure la via di chi sceglie di essere cristiano, seguace cioè di Gesù Cristo, Che ne è il Modello e la condizione di possibilità (o "grazia"). Non è dunque qualcosa che si delega ad altri, anche se non tutti siamo nelle condizioni di fare le stesse cose, come per esempio gli operatori Caritas e quelli della S. Vincenzo, ma TUTTI possiamo e dobbiamo contribuire intrattenendo fra noi e con tutti relazioni autenticamente fraterne, con uno sguardo (accompagnato da un'azione "concreta") di privilegiata cura verso chi è più svantaggiato.

Il gesto della consegna del "mandato pastorale" a tutti gli operatori della carità durante una Messa domenicale) rende visibili quei cristiani che sono chiamati a far risplendere la Luce di Cristo attraverso il loro impegno a servizio dei fratelli, attenti al grido di chi soffre nel dolore e nella solitudine. La loro presenza però dev'essere stimolo perché tutta la comunità cristiana cammini sulla strada della prossimità vivendo gesti di amore gratuito nei confronti dei più poveri ed esclusi.

Come ogni anno poi, oltre a questi aspetti pedagogici-promozionali, invitiamo ad una raccolta fondi finalizzata a sostenere le molte “opere segno” con le quali Caritas Ambrosiana è presente sul territorio della Diocesi. Tali opere sono espressione della vicinanza della Comunità cristiana alle più svariate forme di povertà e di sofferenza.

Non possiamo nascondere che, da qualche anno a questa parte, è sempre più difficile continuare a sostenere e garantire questi servizi ed è quindi necessario coinvolgere la generosità delle comunità parrocchiali. 

Lo sforzo che ciascuna comunità metterà in atto per questo obiettivo sarà certamente segno che “..la fede senza le opere è morta” (Gc 2,26) e che “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8). 

Cogliamo qui l’occasione per ringraziare i Parroci e le relative Parrocchie per la raccolta di 52.000€ raggiunta lo scorso anno, che abbiamo destinato al sostegno di progetti per donne, minori, minori stranieri non accompagnati, in difficoltà.

Per la raccolta di quest’anno vogliamo incentivare progetti riguardanti il tema dell’Abitare.

Rimando infine al comunicato di tutti gli operatori della carità della nostra Comunità Pastorale letto durante tutte le Messe e integralmente riportato in questo numero di Magis.

Con riconoscenza e stima!

Vs. don Giovanni B.