Gesù cambia il mondo
Ci avviamo a grandi passi verso l’inizio dell’anno Santo 2025, anno della Speranza!
Ci accompagna questo intenso periodo di Avvento che giunge (già) alla sua terza settimana.
Il tempo passa e … si arriva in fretta a Natale.
La prossima domenica saremo avvolti dalla memoria della Vergine Immacolata.
L’invito che i credenti raccolgono da questo tempo santo e da quello che verrà è quello di essere uomini e donne che credono alla reale possibilità della speranza!
Il Vangelo ci ricorda la bella risposta di Gesù all’obiezione di Giovanni Battista: “Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?” Gesù risponde dicendo: “Andate a riferire a Giovanni ciò che avete visto: i ciechi vedono, gi zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo.”
Ma è vero tutto questo?
Si vedono forse miracoli di questo genere attorno a noi?
Qualcuno potrebbe obiettare: non perdiamo tempo in fantasie. Non c’è niente di tutto questo.
Il problema rimane e grande. È lo scandalo cristiano della salvezza che a volte è evidente, altre volte, invece, è assolutamente invisibile, o, addirittura, sembra assente.
Se ci guardiamo attorno, i segni di male sono evidenti: dalle violenze agli egoismi, le guerre, le incomprensioni, le ansie, i nervosismi, la mancanza di comprensione e di accettazione dell’altro, la diffidenza, le paure …..
Ma la salvezza è legata non solo all’esito. La salvezza è già prima del risultato. Cioè si è salvi non solo quando qualcosa si è risolto, ma quando si trova Qualcuno che ci assicura di prenderci in carico e di garantire la nostra vita.
Cioè: Qualcuno che ci dà speranza.
La salvezza, è essenzialmente fatta di speranza.
E la speranza cristiana nasce dall’ascolto del Signore, dall’incontro fedele con Lui, dalla forza del suo Pane di vita, dal tempo a Lui dedicato, dall’esercizio della carità e delle virtù, …
Non è che la Speranza è così debole perché è così poco il tempo, l’attenzione e l’amore che dedichiamo a Dio?
La speranza è da costruire, da favorire, da custodire, da condividere.
Aiutiamoci come già stanno facendo tante persone che, ogni giorno, aiutano a sperare tanti altri.
“La speranza non delude”…. , aggiungerei: mai.
E finiamo con una bella e semplice poesia:
Speranza (di Gianni Rodari)
Se io avessi una botteguccia
fatta di una sola stanza
vorrei mettermi a vendere
sai cosa? La speranza.
“Speranza a buon mercato!”
Per un soldo ne darei
ad un solo cliente
quanto basta per sei.
E alla povera gente
che non ha da campare
darei tutta la mia speranza
senza fargliela pagare.
Buona terza settimana di Avvento, accompagnati dalla Novena alla Vergine Immacolata, Madonna di San Zeno che, la prossima domenica, ci radunerà per la sua grande festa.
don Paolo, parroco