Impossibile un Natale vero senza Lui.
Se dovessi dire che cosa trovo di sorprendente, quasi di miracoloso, ascoltando le persone, soprattutto in questo tempo di Natale, è la percezione della presenza di Cristo nella vita e nella storia (o della sua assenza, per qualcuno!)
Il bene (tanto, tantissimo che c’è attorno a noi) è straordinario, ma Cristo è ancora più grande, immensamente più grande!
Ed è questo il punto sul quale fermare la consapevolezza e la serietà della nostra fede che nei prossimi giorni, radunerà tante persone a celebrare il mistero del Natale.
Il bene è legato alla natura umana (come anche il male, purtroppo!), è possibile. Va fatto emergere.
Cristo, invece, è una scelta, che ha a che fare con la libertà, una delle più belle espressioni dell’uomo.
Che cosa ci salva? Che cosa dona senso e speranza alla nostra vita?
Che cosa ci tiene in piedi? Che cosa crea futuro?
Che cosa ci dà forza e coraggio di affrontare il cammino?
Mi pare che, il Natale, al di là della retorica e della ripetitività, anche bella, di gesti, tradizioni e riti, ci obblighi a fare i conti con Cristo. E vi assicuro che questo avviene ancora oggi, anche ad Arosio, anche a Carugo.
Non poche persone si interrogano profondamente sul loro incontro con Gesù, non pochi lo ritrovano, non pochi lo cercano, non pochi lo intravedono “in quello che succede”.
Non pochi ragazzi pensano a Lui e vivono “il piacere di pregare!
In questo mondo che tutti pensiamo lontano da Dio ho trovato: un giovane che chiede il Battesimo, un ragazzo che chiede i sacramenti, un adolescente che legge il Vangelo e fa domande, una mamma che rilegge la sua maternità legandola alla Grazia di Dio, un papà che scopre la “causa” della fedeltà del matrimonio e della forza di fronte alle difficoltà nella fede conservata, e ritrovata nella Messa, un anziano che vive di preghiera continua, gruppi di persone che si ritrovano per pregare, …
Strano? No vero!
Dio non smette di far breccia nel cuore delle persone, di farsi trovare e di farsi sentire.
Mi pare arrivato il momento di cedere a Cristo il protagonismo del Natale.
Lui e non altro cambia le sorti del mondo e della storia.
Anche il bene, tutto il bene di cui siamo capaci e di cui dovremmo essere capaci, ha una radice e una fonte ben precisa: il bene in persona che si chiama Dio.
Più grande del bene, c’è sempre Cristo, il vero Bene!
Vi auguro non di essere “più buoni”, ma di essere “più cristiani”, cioè sempre più di Cristo!
Forse, di questi tempi, come non mai, è proprio Lui il riferimento e la possibile svolta per i singoli e per le tante vicende negative, vicine o lontane, che ci circondano.
Se c’è la Fede in Cristo e nel suo Vangelo, non mancherà, sicuramente, nemmeno la Carità e avremo come frutto la Speranza che non delude mai perché viene da Lui!
Buon Natale. Buon Anno santo che vogliamo vivere da santi!
Dio onnipotente, fatto Bambino, vi benedica e vi riempia di ogni bene e pace.