Cristo non è venuto a spiegare le cose, ma a cambiare le persone

In queste notti, la luna si sta sempre più ingrandendo portando con sé un chiarore carico di primavera e di speranza: è il plenilunio della Pasqua.


Entriamo in questa Santa Settimana carichi di umanità: carichi di vita, di domande, di dolori, di enigmi, di fatiche, di sofferenze. Ognuno di noi sa bene ciò che ha nel cuore.

È la Settimana in cui ritrovare ciò che è autentico, ciò che è decisivo, ciò che, ancor oggi, cambia il mondo.

E le risposte le ritroveremo nella vicenda di Gesù che ci raccoglie e ci porta con sé, non in un’avventura senza sbocchi, ma nel giardino della risurrezione.


Due le espressioni che vi suggerisco per poter “convincere” la testa e il cuore che la vicenda di Cristo ci riguarda, non è fuori di noi, ma parla di noi:


Per me! Con me!


Questa è la decisione irrevocabile di Gesù: rinnovare, per noi e con noi, la sua decisione di offrire la vita, di morire e di risorgere. In Lui ci ritroviamo tutti, in Lui siamo raccolti tutti, in Lui tutti siamo considerati, amati, salvati.

E allora, se Cristo è per me e con me, sono salvo!


«La croce non sta contro il mondo ma per il mondo. Cristo non è venuto a spiegare le cose, ma a cambiare le persone»  diceva spesso il Card. Cantalamessa nelle sue meditazioni.

Ed è per questo che i credenti di tutto il mondo, compresi noi di Arosio e Carugo, non si stancano di rimettere la croce al centro della storia e della vita delle persone.


Qual è il segno più convincente che possiamo “mostrare”, oggi, ai nostri figli, a noi stessi e al mondo?  Potremmo fare tante ipotesi. Mi pare che la vicenda di Gesù crocifisso e risorto, sia, ancor oggi, la più convincente e la più onesta.


Non facciamoci mancare il tempo e la passione per esserci e per vivere il nostro incontro personale e comunitario con la Passione.

Nella nostra comunità, per ora, ci sono ancora tante occasioni  che vi invito a non sciupare: le confessioni, le celebrazioni solenni del Triduo, l’adorazione di giovedì sera e la Via Crucis di venerdì sera lungo le vie dei nostri paesi, la Vegli pasquale e tanti altri gesti della nostra tradizione.


Il Signore desidera “tanto” celebrare la sua Pasqua anche con noi perché tutti abbiano tutto!


Buona Settimana santa.

don Paolo