Il mese di maggio
“Nel tempo della distrazione, la Madonna indica la preghiera del Rosario come il mezzo più efficace per ritrovare la via del bene… perché il Rosario dice meditazione, raccoglimento, preghiera. Mentre c’è tanto movimento esso indica una pausa, una sosta che ridona la gioia di incontrarsi con Dio”
(Don Orione)
Cari amici, eccoci arrivati alla bella tradizione del “mese di Maggio” che ci permetterà, ogni giorno, di ritrovarci insieme per affidarci al buon Dio attraverso l’intercessione di Maria.
Un modo semplice, ma efficace, per rimanere uniti al Signore e per “legare” questo mondo, attraverso la preghiera del Rosario, a Lui che è la Salvezza, la Luce e la Speranza.
Il Signore, nella sua fantasia, ha facilitato il nostro atto di fede, mettendoci accanto la figura materna di Maria, sua e nostra madre.
È il mistero della bontà del Signore che, si è espresso nel modo più bello e più grande, proprio attraverso la vicenda di una mamma.
Chi meglio di una mamma riesce ad entrare nel cuore di una persona e persino a cambiarlo?
Chiediamo a Maria di “fare miracoli”: con Lei possiamo osare, senza timore e senza vergogna.
Ma soprattutto, chiediamo a Maria di aiutarci, ancora oggi, a realizzare il grande miracolo della conversione.
Abbiamo bisogno di cambiare il cuore, di renderlo docile alla volontà di Dio, di riempirlo di bene e di sottrarlo al male.
Abbiamo bisogno di “ritornare a casa”, di ritrovare la nostra dignità di figli, di ritrovare ciò che conta e ciò che rimarrà.
Maria non si stanca di starci vicino, di cercare chi è perduto, di indicarci la via giusta.
La preghiera “mariana” non è un ripiego o una “via minore”, ma la grande strada aperta da Colei che, per prima, ha creduto che Dio potesse veramente entrare nella sua vita e nella sua storia per cambiare la vita e la storia di tutti, compresa la nostra.
Sarà bello, nelle prossime sere, ritrovarci fratelli e figli, davanti a Colei che sa capirci e prenderci per mano.
“Non lasciate mai la corona del Rosario. Anche quando camminate per le strade, magari con la mano sotto l’abito, dite il santo Rosario.
E se non potete finire un’ Ave Maria, la finirà il vostro Angelo Custode… ““Le vostre mani non devono mai star ferme… In mano dovete avere sempre qualcosa: un libro, un attrezzo di lavoro, ….la corona del Rosario”
(don Orione)
Alla Madonna di San Zeno, alla Madonna Addolorata affido tutta la nostra Comunità, chiedendole aiuto in particolare, per chi è malato, tribolato e provato dalle vicende della vita.
A Lei affidiamo, in particolare, anche tutti i sacerdoti e la preghiera per le vocazioni.
Conto di vedervi spesso e di pregare con voi e per voi.