La fortuna di essere cristiani
Eccoci alla festa del Battesimo di Gesù che, evidentemente, ci fa pensare al nostro Battesimo.
L'immagine di Cristo immerso nelle acque del fiume Giordano (di fianco Giotto, Cappella degli Scrovegni), mi fa pensare alla decisione che Dio prende ogni giorno di immergersi nella mia vita, nella nostra storia, nella nostra realtà. È questo il senso del Battesimo di Gesù: Dio completamente immerso in quella che è la nostra vicenda.
Questo garantisce il fatto che ognuno di noi è capito da Dio, ognuno di noi è incontrato da Dio, ognuno di noi è conosciuto da Dio.
Questo rimanere di Gesù nelle acque del Giordano consente ai cieli di aprirsi e di rimanere aperti e noi viviamo proprio sotto questi cieli aperti. Da quel giorno al fiume Giordano, il cielo, ormai, è definitivamente aperto alla presenza di Dio e anche al nostro desiderio di incontrarlo. In Gesù, Dio ci viene incontro.
Non viviamo in una storia senza sbocchi, ma siamo completamente circondati dalla volontà di un “Padre che sta nei cieli” che vuole essere “Padre di tutti quelli che stanno sulla terra”. Il battesimo di Gesù mi fa pensare alla decisione di Dio di stare immerso lì dove ciascuno di noi attraversa le ore della giornata: nei luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle strade, nelle solitudini, nei silenzi, nelle asperità e nelle continue questioni da affrontare, ogni volta noi troviamo questo Gesù che ci ha già preceduti e che si è già immerso lì dove anche noi siamo chiamati a stare.
Questa festa mi fa pensare ai genitori che, ancora oggi, chiedono il battesimo per i propri bambini, ma mi fa pensare anche a V., un giovane ventenne della nostra Comunità che, proprio in queste settimane, ha iniziato il cammino che lo porterà a ricevere il Battesimo da adulto. “Perché questa scelta?” ho chiesto.
“Mi mancava qualcosa perché capivo che c'era uno spazio dentro il mio cuore che poteva essere abitato solo da qualcosa di più grande, più grande anche di chi mi vuole bene e di coloro ai quali voglio bene!
Qualcuno che possa essere più forte di me!”
Guardiamo con fiducia alla reale possibilità che abbiamo ancora oggi di diventare cristiani, di scegliere la fede cristiana, di rimanere cristiani. Al di là di tutti i ragionamenti che possiamo fare sulla crisi della fede diventata più liquida e più rarefatta, abbiamo ancora dentro di noi la stessa fortuna e la stessa possibilità di diventare figli di Dio che ebbero i discepoli, Maria, Giuseppe, i Magi, il Centurione, i primi cristiani e, dopo di loro, tanti uomini e donne che, proprio grazie al Battesimo hanno cambiato la loro vita ma anche il mondo!
Il Beato Carlo che fra pochi mesi diventerà Santo, ci aiuti a riscoprire ad apprezzare e a desiderare la nostra fede Cristiana.