Concludere bene l'Avvento
Viviamo i giorni più “brevi” dell’anno o, meglio, i giorni con meno ore di luce.
Tutto è molto più complicato, se poi ci si mette la pioggia, allora si raggiunge il massimo della difficoltà.
Ce ne accorgiamo chiaramente noi preti e suore che, ormai sera, passiamo di casa in casa: la difficoltà a vedere i numeri civici, a volte a trovare i cancelli, i gradini, gli inciampi, …… ma la gioia di poter entrare in casa vostra è grande: trovare una luce accesa, un calduccio rigenerante e il miracolo dell’accoglienza.
Quanta luce si accende con l’accoglienza sincera e semplice.
Quanto buio si sconfigge con il cuore aperto!
Ma c’è un modo altrettanto sicuro per sconfiggere il buio e le ristrettezze di questi giorni: aprire il cuore a Dio, alla preghiera, alla fede, alla carità reciproca.
Concludere bene, mi sembra la decisione intelligente di questa Quinta settimana di Avvento.
La successiva sarà già la Novena di Natale.
Proviamo a recuperare qualche tempo e qualche gesto di preghiera, di carità, e di sacrificio che potrebbero permetterci di aprire il cuore a Dio.
Mi sembra questo l’appello di tutto il tempo di Avvento: qualcuno desidera entrare nella nostra vita, ma aspetta che la porta si apra. Non farà irruzione, non forzerà, non obbligherà, ma attenderà l’accoglienza!
Proviamo a credere, ancora una volta, che Dio può essere veramente Colui che “fa la differenza”
Termineremo questa settimana con una memoria curiosa, ma molto delicata: sabato sedici dicembre, (il giorno di inizio della Novena di Natale) faremo memoria del “sogno di Giuseppe”.
Quest’uomo, in sogno, accoglie l’appello di Dio di fare entrare Gesù e Maria nella sua storia e nella sua vita. Per Giuseppe cambia tutto.
Giuseppe non ha paura, non pensa a se stesso, non calcola, si fa carico di un progetto non suo, che, certo, aumenta la complessità della sua vita, …. ma lo fa mettendosi nelle mani di Dio con fiducia e così accoglie una “complicazione” e un impegno che diventano la sua fortuna, ma anche la nostra: custodire Cristo.
Tutto potrebbe diventare più penoso, più insopportabile, e, invece, Giuseppe accoglie, senza calcolare, senza farsi sconti, senza lamentarsi e così, scopre la bellezza e la grandezza di Dio
Buona ultima settimana di Avvento, buon inizio della Novena di Natale.