C'è tutto perchè c'è la grazia di Dio

Grazie Signore!
Ti affido tutte le persone che ho incontrato, anche quelle che non c’erano, quelle che non hanno voluto aprire e quelle che hanno detto no.
Per tutti chiedo fede, speranza, gioia e salute.


È la preghiera che spontaneamente ho fatto, uscendo da una palazzina di via don Gnocchi ad Arosio al termine di queste sei settimane di “benedizioni di Natale”. 

Un mese e mezzo, tutti i giorni! Insieme a me don Giovanni, don Federico, Sr. Pierangela, Sr. Marta, il Diacono Antonio.

Sei settimane: se dovessi dire la verità, personalmente un po’ mi dispiace che siano finite! Avrei continuato volentieri, ma il Natale è veramente vicino e iniziano anche le confessioni straordinarie.

In questa settimana continueremo con la benedizione alle aziende, alle scuole, alle Case di Riposo, ai comuni, alle varie realtà del territorio.

Dopo Natale visiteremo i malati e poi, personalmente, mi piacerebbe continuare la visita alle nostre famiglie. Vedrò come fare!


Se dovessi commentare “a caldo”, direi: tanta accoglienza, tanto affetto per la parrocchia e tanta riconoscenza per quello che si fa, tante case vuote, pochissimi giovani, un gruppo di belle famiglie giovani con bambini (pochi pochi), qualcuno che vive proprio “ritirato”, solo in casa, spesse volte per scelta o per mancanza di socialità, tanta gente che prega, tanto bene e tanto aiuto (penso soprattutto i nonni in aiuto ai nipotini, penso ai tanti anziani accuditi a casa da parenti e badanti), parecchie situazioni molto precarie cui, però, non manca aiuto e attenzione anche da parte di parrocchie e istituzioni.

Se dovessi suggerire qualcosa, sempre “a caldo”: curare l’aspetto comunitario del nostro vivere su questo territorio: i credenti sono sempre “unici” e personali, ma Dio ci ha pensati anche come un “corpo”. Siamo fatti gli uni per gli altri, soprattutto siamo fatti per formare la Chiesa, la comunità, il Corpo di Cristo su questa terra. Non possiamo non essere comunità: è il Signore che ci ha pensati così!

Mi verrebbe anche da suggerire più coraggio ai genitori e alle famiglie nell’invogliare e nell’assicurare ai figli la Messa alla domenica e il proseguimento del cammino educativo in Oratorio, anche dopo la Cresima.


Ho trovato tanti segni di fede; li sintetizzo con la foto che vedete sopra e che ho scattato (chiedendo ovviamente il permesso) a casa di una famiglia che mi aspettava proprio per la benedizione. Una famiglia normalissima con due ragazzi  alle elementari. I bambini avevano preparato l’angolo della preghiera per la benedizione di quella sera. Se notate, c’è tutto: il Crocifisso, la luce, l'acqua, gli angeli, Gesù bambino, il beato Carlo Acutis,… 

È una bella foto della nostra comunità: al centro il Signore che dona luce a tutti, aiutato dal giovane beato Carlo, ma soprattutto dalla Grazia di Gesù morto e risorto. In questa casa, come in tante altre, mi verrebbe da dire: non manca proprio niente. C'è tutto!

C’è tutto non perché c’è qualsiasi cosa o tutto è in efficiente ordine: c’è tutto perché al centro c’è Dio! 

Mi pare, me compreso, che non siamo così “abili” nel riconoscere questo “Tutto” di Dio. E, spesse volte, ci manca proprio “qualcosa” proprio perché cerchiamo in direzioni e realtà sbagliate. C’è tutto, ma si è poveri perché non ci si rivolge a Dio.

A volte, mi pare, manca un po’ di spessare e di qualità alla nostra quotidianità: tutto è uguale, tutto va avanti come sempre, tutto è sbiadito.

A volte, manca forza interiore: non c’è pazienza, c’è diffidenza, c’è individualità esasperata, c’è meccanicità.

A volte manca il senso e una visione più profonda della vita: non si capisce quello che succede, ce la si prende con Dio attribuendogli la causa del male, le scelte sono faticose, la fedeltà costantemente in affanno… 


Quando manca qualcosa, ricordiamoci, che, solitamente, manca Qualcuno: manca Lui!

Solo Dio è capace di completare l’umano e di renderlo oltre che accettabile, anche desiderabile: con la nostra umanità, vissuta nella fede e nell’amore di Dio, quante cose potrebbero cambiare! 

Quanti passi in avanti! Quanti cambiamenti e quanto bene avremmo in più. Un passaggio della Lettura di domani del Profeta Isaia (Is 30 18ss) dice così:


Isaia disse: «Il Signore aspetta con fiducia per farvi grazia, per questo sorge per avere pietà di voi, perché un Dio giusto è il Signore; beati coloro che sperano in lui. Popolo di Sion, che abiti a Gerusalemme, tu non dovrai più piangere. A un tuo grido di supplica ti farà grazia; appena udrà, ti darà risposta. Anche se il Signore ti darà il pane dell’afflizione e l’acqua della tribolazione, non si terrà più nascosto il tuo maestro; i tuoi occhi vedranno il tuo maestro, i tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: “Questa è la strada, percorretela”, caso mai andiate a destra o a sinistra.»


Buona ultima settimana di Avvento.

Inizia la Novena di Natale. Iniziano le Confessioni.

Inizia, se vogliamo, un cuore nuovo. Non facciamoci sfuggire le occasioni.

In particolare segnalo per voi adulti e giovani la possibilità delle Confessioni giovedì sera 19 dicembre, come potete vedere nel programma e la Messa di Novena, il mattino alle 6:30

Anche ai nostri figli non facciamo mancare la possibilità di “accedere alla Grazia di Dio.


Forse non diremo più: “manca qualcosa.”

Diremo: “Non abbiamo tutto, ma abbiamo quello che conta: la Grazia di Dio.”

Vi aspetto per raccogliere il “ben di Dio”.


don Paolo, parroco di Carugo e di Arosio