La Madonna di San Zeno.

Cara Madonna di San Zeno,  se potessi chiederti una grazia, insieme alle tante che, ogni giorno, la gente dei nostri paesi osa mettere davanti a Te, ti chiederei di prendere per mano questi miei amici di Carugo e di Arosio. 

Abbiamo bisogno di tante cose, abbiamo bisogno di tante soluzioni, abbiamo bisogno di tante idee, ma nessuno (o quasi) osa chiedere la cosa più ovvia e più semplice: essere presi per mano!

Lo faccio io, a nome di tutti e te lo ripeto: prendici per mano!


Dal più grande al più piccolo, dal più potente al più umile, dal più estroverso al più timido, ognuno di noi, per tutta la vita, cerca la mano di qualcuno: pensiamo ai bimbi piccoli con i loro genitori e nonni, pensiamo ai fidanzati, pensiamo agli sposi, pensiamo ai malati, pensiamo ai morenti, pensiamo quando ci capita di cadere, ma pensiamo anche a quando “abbiamo bisogno di una mano” per un aiuto, per un consiglio, per un atto di amicizia. 


Prendici per mano Madonna di San Zeno.

E in particolare, se dovessi suggerirti di prendere per mano qualcuno ti suggerirei di prendere per mano, in questo momento, gli adulti che, a volte, sono i più “tartassati”, ma anche i più dimenticati: proprio loro sono in mezzo “al bello” e “al difficile” della vita.

Un adulto, per definizione, soprattutto dalle nostre parti, “non deve chiedere niente a nessuno”,  “deve saper far tutto”,  “non deve sbagliare mai”, “deve essere impassibile”, “non può avere mai una distrazione”,  “non gli è possibile nessuna reazione”, eccetera eccetera.

Ce la metterà tutta, ma un adulto, proprio un adulto, non potrà mai essere perfetto.

Anche un adulto ha bisogno di essere preso per mano. Cominciamo a chiederlo alla Madonna. 


Noi adulti di Carugo e Arosio, o Madonna di San Zeno, ti guardiamo, a volte con uno sguardo un po’ smarrito, a volte con uno sguardo pieno di attesa. 

Ma ti guardiamo. Guardiamo a te, cara Madonna di San Zeno.

Sappiamo che dal tuo perfetto atto di fedeltà a Dio è scaturita la grazia più grande: quella di diventare Madre di Dio. Tu che eri sua figlia, sei diventata sua madre! E la storia si è capovolta!

 “Dove abbondò il peccato, sovrabbondò la grazia.” (Rm 5,20)


Prendici per mano Maria, ma aiutaci anche a prendere per mano gli altri, a non lasciar solo nessuno.

Aiutaci ad essere persone che non si stancano di schiacciare la testa al serpente del male, dell'egoismo, della presunzione, dell'orgoglio.

Aiutaci ad avere gli occhi rivolti a Dio, come tu hai saputo fare già a quindici anni!

I tuoi occhi pieni di luce, pieni di Dio, pieni di grazia, diventano per tutti noi una sicura speranza.

A Te affidiamo Carugo.

A te affidiamo Arosio.

Sii nostra madre, sempre, anche quando siamo svagati, smarriti, distratti.

Prendici per mano.

Non lasciarci soli.


Tu sei la sicura speranza che Dio ha vinto, che il Male è sottomesso, ormai, inesorabilmente sotto i tuoi piedi.

Tu che tieni il piede sopra il serpente, ci incoraggi a lottare contro il male e a desiderare il mondo bello, buono e vero di Dio.

Cara Madonna di San Zeno, proteggi tutti noi.

Tieni uniti Carugo e Arosio perché sappiano continuare il bel cammino di fraternità e di fede che abbiamo iniziato anche affidandoci a te.


don Paolo